lunedì 6 maggio 2013


 monologo-articolo (ripescato tra gli appunti ed adattato ad un concorso per autori teatrali, ormai perso, lo posto dopo una nuova correzione)

EVOLUZIONE E DECLINO PER UN AMORE IMMENSO

Esistono luoghi su questa Terra e momenti nel tempo, nei quali il vento, frusciando tra le frasche, sta ai fraseggi ornitogeni come gli archi in un orchestra ai fiati.
Musicalmente parlando, sono sempre esistiti momenti simili nella storia evolutiva che noi umani ci immaginiamo per il pianeta vivente.
 Sembrerebbe che anticamente la musica procedesse continua, ininterrottamente fino a raggiungere momenti in cui aveva un' intensità inimmaginabile e volumi oltre i limiti comprensibili, velocità supersoniche, per poi riprendere con lentezze che poco hanno a vedere con la pazienza umana.
Gas cosmici, attrazioni, pressioni, roccia, fuoco, fluidi primordiali...
Furono suoni subaerei , poi furono i suoni subacquei, proprio dopo che ebbe origine il mare, con suoni che cominciarono quando avvenne il primo incontro tra i cieli e le acque. Erano i primordi per l'amore...
il cui "seme" germogliava poi nelle acque e si perfezionava lentamente attraverso molecole, cellule, forme viventi incarnate, via via più complesse.
Furono i pesci a portarlo sulle terre emerse e nei cieli? Gli insetti? Ci furono interventi cosmici? Quel nuovo amore cresceva con le innumerevoli forme animali e vegetali che facevano la propria comparsa durante le ere...cresceva...
fino a incarnare sulle terre una forma primatoide negli uomini e ornitica negli uccelli; questi viventi ne avrebbero domato la selvaggia passione, educandolo mediante canti, danze, parole, musica, linguaggi, segni.
Mentre nelle acque l'amore, perfezionandosi, raggiungeva le forme e i ritmi, i suoni che gli davano i cetacei, per esempio.

Così raccontavano i saggi quel tempo che precedeva e forse non prevedeva, la presenza umana sulla Terra.
Ma un giovane ascoltatore pensava che nessuno mai avrebbe potuto tramandare alcuna storia su quei tempi, per cui ascoltava , ma rideva qualche volta
come succede spesso in tutte le nuove generazioni: “che il vecchietto fosse già un bel po’ rimbambito…”, pensando a chi gli aveva raccontato questa storia; ma si risentiva serio poi, chiedendosi: dove era che potesse aver avuto origine la memoria…? le prime storie fossero state mimate?

[SPALLA: ENTRA E DA’ UNO SCHIAFFO SULLA NUCA AL NARRATORE, CHE STA SEDUTO, poi dice indicandolo con la mano aperta,obliqua col palmo verso l'alto, quattro dita unite e il pollice a formare un angolo con esse  : “e brav! 'a fatt’ pure  O’ GIOC’ dei MIMI” e SE NE va]

Alcune storie antiche che sono state scritte narrano che l’uomo abbia sempre posseduto la parola, il canto e la capacità descrittiva, che sia stato creato così l'umano. Questo però non soddisfa qualche buon antropologo, il quale ricerca le cause fisiche che permettono una buona fonazione e soprattutto una gran attitudine alla progettazione.
P.S. (ricordo un ‘immagine vista nel video “Pink Floyd, live at Pompei”: è un mosaico che raffigura un volto scimmiesco…forse anche i pompeiani immaginavano una parentela con le scimmie).

Una volta un mio lontano antenato, antropologo amatore, raccontò una storia che un vecchio uomo gli aveva raccontato. Egli l'aveva appresa perchè suo nonno gliela aveva narrata, si era ripetuta così nella storia un'esperienza che anche costui aveva vissuto in giovinezza e chissà a quante generazioni precedenti risalissero alcuni fatti narrati!
La storia è segreta, ma si può dire che tanto tempo fa la sera, non essendoci il televisore, le genti che abitavano gli antichi villaggi guardavano le stelle in cielo e gli anziani raccontavano storie su viaggi avventurosi, grandiose giornate a cacciare, guarigioni eccezionali e potevano così creare aneddoti nei quali comparivano descrizioni per piante, animali, strade, luoghi vicini e lontani. E i ragazzi le trovavano sempre interessanti e utili. Era proprio in quei momenti, sotto le stelle, che decidevano come avrebbero impiegato le proprie avventurose vite.

Oggi(che scrivo questo appunto) Urano è in quadratura Occidentale, pochi giorni fa ho letto su internet la notizia riguardo a Ida: in Ida è possibile identificare i primi elementi che distinguono la specie umana, come per esempio il pollice opponibile e le unghie anziché artigli. Alcuni studiosi ritengono che studiare il fossile Ida potrebbe contribuire a definire la teoria evoluzionistica. L’apporto che ha fornito la scoperta sarebbe paragonabile a quello che fornì la Stele di rosetta per le prime fasi nell’evoluzione umana, la scoperta costituirebbe una prova importante per sostenere la tesi che ipotizza una parentela tra le scimmie antropomorfe e gli altri mammiferi.
E ancora, qualche giorno dopo potevi leggere un’altra notizia che annunziava che fosse stata trovata una cucina attrezzata utilizzata nel Paleolitico per cucinare enormi bistecche preparate con il mammuth (le " antenate della Fiorentina"? ).
Il tempo in cui nacquero i racconti deve essere stato un tempo in cui vi era grande abbondanza in cibi, per cui gli umani non avevano fame.
Deve essere stato un periodo in cui regnava la pace cosicchè si aveva il tempo per sviluppare la socialità, per esempio organizzando grandi feste nelle quali si arrostissero grandi bistecche. Devono essere stati giorni in cui l'amore era all'apice rispetto alla sua evoluzione durante le ere.
Vennero poi tempi diversi, durante i quali una nuova scienza, la tecnologia siderurgica avrebbe i suoi albori, anni in cui si collocano le prime grandi scoperte... E poi un lungo susseguirsi: uomini e scoperte, invenzioni, riflessioni, descrizioni, canti, danze nuove…
Le generazioni precedenti riuscirono ad immagazzinare e rendere disponibili conoscenze sempre maggiori per le generazioni che le avrebbero seguite.
Secoli dopo secoli si giunse così anche ai momenti in cui la scienza si faceva moderna, il famoso ed illustre Charles Darwin elaborava la sua Teoria, o in altre parole, attuava la propria sintesi, faceva il punto sulla situazione che riusciva a vedere nel mondo scientifico che si era sviluppato fino ad allora.
 Fu in quegli anni che, come è comunemente risaputo, si faceva strada “con forza” l’idea che gli uomini avessero antenati in comune con le scimmie, se ne cercavano le prove, nelle tracce che lasciarono le esistenze trascorse.
I primi uomini però già avrebbero dovuto sapere, ma sarebbero stati contemporaneamente capaci, fisicamente atti a raccontarlo? In altre parole, se questi esseri preistorici somigliavano alle scimmie tanto più rispetto a noi, si erano mai potuti rendere conto che esistesse una qualche parentela con esse? Perché comunque la parentela era qualcosa che riuscivano senz’altro a sentire, vivere, come avviene nelle attuali scimmie antropomorfe e in altri animali anche, come per esempio gli uccelli, che sfavoriscono gli incroci tra consaguinei, imponendo lo spostamento alla prole sessualmente matura. 
(P.S. anche è vero che pochi uomini odierni riescono a risalire il proprio albero genealogico fino a 45 generazioni)

Il tempo è passato, le storie non scritte si sono dissolte e le moderne teorie sulla lotta per l'esistenza sono restate. La modernità si avvia verso tempi in cui l'amore è già in declino rispetto alle grandi, misteriose, pacifiche, sognate notti protostoriche che avrebbero visto nascere la civiltà, la musica e la poesia, la moda.
 Giunge il tempo in cui scivola l'amore... una grande invenzione è la dinamite, gli esplosivi, va accordandosi con una mai sopita, latente internamente, sanguigna violenza... la musica cambia, non sono più solo tuoni.
La nuova tecnologia alla quale l’umanità sacrifica vite, “simildivinità” cui si dedica il culto giornaliero, minimo otto ore… bassi salari, restate davanti alla televisione, terrorizzati, guardando altri fare finte vite, per distrarsi, artisti che valgon meno che i soldi… la musica si inquina

A quale lavoro dedichi la tua vita, per vuoi meritarti una razione quotidiana, uomo libero, anche per renderti schiavo?

Eserciti come schiavitù in evoluzione: è un concetto violento che si diffonde, contro l'arcaico amore, mentre l’uomo civile medio regredisce verso stati mentali scimmieschi.
Chi comanda si gioca una partita, può sembrare che faccia un gioco di ruolo, non proprio divertente come quelli ben noti che si fanno comunemente davanti ai computer; affatto un gioco in realtà, bensì un difficile lavoro è ciò che dovrebbe essere.
Una verità vitale sta in colui che lavora, progetta, elabora i suoi pensieri, magari per riuscire un giorno a invertire il declino che subisce l'amore, per riportarlo in crescita.

Allarmanti tragedie , padroni, assassinii, devastazioni...
La società contemporanea fa pensare ad un' evoluzione fisica, come per esempio nello sport, in cui i record migliorano sempre…
Ma quale debba essere poi il ruolo che si possa attribuire in maniera ponderata alla evoluzione culturale?
Le società evolute nel mondo animale (come le formiche per esempio), funzionalmente organizzate, pure sono in lotta talvolta, tra razze geografiche in mescolamento, ma forse soltanto perchè la natura le obbligherebbe ad un nuovo assortimento genico, per aumentare una minacciata variabilità.

Oggi Il linguaggio e le tecnologie, in termini ecologici sono potenziali fattori che contribuiscono a spinte selettive, ecco l'importanza che avrebbe l'evoluzione culturale, il ruolo che può avere la comunicazione.
Ma biosogna notare che rappresentano lame a doppio taglio: utilizzi diversi che se ne possono fare determinano conseguenze importanti per l'intera umanità, per esempio quando scompaiono popoli:
il bagaglio genico diminuisce, le popolazioni si indebolirebbero nel lungo termine, diminuirebbe la popolazione bersaglio per i parassiti, questi ultimi tenderebbero poi a specializzarsi.

Nei casi opposti invece, che riguardano amori favoriti, tra popoli geograficamente e culturalmente separati, ma in tolleranza, si attuerebbe un mescolamento positivo; pur conservando la variabilità le popolazioni diventerebbero più forti, riuscirebbero addirittura ad esprimere l’intero bagaglio genico, ampliando, sempre in crescendo, quello culturale, per esempio attraverso nuove danze, musiche, perfezionate durante i secoli trascorsi, o sport 
(questo è ciò che determinerebbe nel calcio i “campioni del mondo”, insieme con altri fattori come la pace o la guerra, che favoriscono un maggior o un minor bagaglio genico, sul quale possa avvenire la selezione che determina il campione; senza dimenticare il fatto che chi ha fame non fa sport).

Tutto andava bene fino a quel giorno in cui inventarono la frutta che fa venir sete, il mondo (così come è umanamente percepibile) cominciò allora a perdere una certa logica funzionale, cui l'umanità si era sempre adeguata, anche e sopratutto per la propria sopravvivenza.

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